Grande manifestazione antifa a Pordenone

Ieri 13 settembre 2024 quasi mille persone hanno percorso in corteo le strade di Pordenone per protestare contro il tentativo provocatorio dei fascisti di Forza nuova di svolgere una “ronda” nel centro cittadino. In quel caso i 5 fascisti presenti erano stati prontamente fermati (pacificamente) da un nutrito stuolo di persone che si erano spontaneamente e prontamente mobilitate.

Provocatorio, in quel caso, l’atteggiamento della questura che inizialmente aveva cercato di difendere il “diritto” dei fasci a manifestare, poi – costretta a scortarli via dalla piazza – aveva minacciato l’emissione di DASPO, fogli di via ecc. a carico delle antifasciste/i presenti.

In questo caso la minaccia repressiva è stata rintuzzata dalla corale risposta della città che ha saputo mobilitarsi, coinvolgendo tutte le forze che si richiamano in un modo o nell’altro all’antifascismo, con questa grande manifestazione. Ora che in Parlamento si sta votando il DDL Piantedosi che fa arretrare di decenni il sistema delle libertà pubbliche in Italia è necessario tenere sempre di più la guardia alzata.

Di seguito l’appello per la manifestazione

Leggi tutto “Grande manifestazione antifa a Pordenone”

Ilaria Salis: una vittoria o una sconfitta ?

Grazie all’elezione al parlamento europeo Ilaria Salis è stata liberata dalla carcerazione ungherese.

Non ci permettiamo di giudicare le scelte non facili di una compagna, detenuta in condizioni spaventose nelle prigioni magiare, e certo la sua liberazione è una buona notizia, della quale ci rallegriamo.

E’ invece una pessima notizia che questa liberazione sia avvenuta non grazie alla mobilitazione popolare (che pure già aveva ottenuto gli arresti domiciliari) ma grazie a un processo elettorale e alle abili scelte elettoralistiche del duo Fratoianni-Bonelli che riunendo candidature variegate e di grido (oltre a Salis anche vecchi tromboni della politica come Ignazio Marino e Leoluca Orlando) ha sfiorato il 7% nei consensi. Ilaria Salis è libera, ai Gianni e Pinotto della politica parlamentare è assicurata una lunga permanenza in parlamento, il processo di coscientizzazione degli sfruttati e delle sfruttate invece si allontana…

 

Il fascismo e il Salone del libro di Torino

Sono torinese di nascita e non di adozione, ho frequentato numerosissimi “Salone del Libro” di Torino perché mi piacciono i libri e perché mi è sempre venuto comodo andarci, mantengo ancor una buona memoria e detesto i fascismi e in genere tutte le forme dittatoriali o autoritarie e tante altre cose che sarebbe troppo lungo dilungarmi qui.

Ricordo bene, dunque, da lontano frequentatore di quel salone con la S maiuscola, di aver sempre impattato, ahimè!, in case editrici di estrema destra, fasciste o, persino, amichevolmente naziste: piccole case editrici, di piccole città, animate e sostenute da piccoli (e miserrimi) accoliti. Questa case editrici facevano parte di quel variegato mondo inclassificabile che andava sotto il nome di editoria indipendente e che, al pari della musica non omologata, si annoverava in quel novero di produzioni sottratte alla grande produzione e distribuzione del capitale librario. L’articolo di Pietro Stara segue su “Umanità Nova”

I MORTI SONO TUTTI UGUALI ? RAMELLI E AMOROSO

Gaetano Amoroso, vittima dello squadrismo fascista

Ogni anno, il 29 aprile, la destra milanese ricorda rumorosamente l’uccisione del giovane studente di destra Sergio Ramelli morto nel 1975 (quest’anno anche con l’augusta presenza del Sindaco Sala e di altri maggiorenti PD). Mentre passa sotto un silenzio quasi totale l’anniversario della morte, avvenuta lo stesso giorno del 1976, del giovane militante comunista (Comitati antifascisti) Gaetano Amoroso vittima di un agguato fascista.

Già questo fatto mostra plasticamente che “non tutti i morti sono uguali”.
Quest’anno (2019) alla commemorazione di Gaetano Amoroso in piazzale Dateo (organizzata meritoriamente ogni anno da un, purtroppo assai piccolo, gruppo antifascista) hanno partecipato  anche l’ANPI e (a sorpresa) il PD. Nel suo discorso il segretario del’ANPI Cenati non ha trovato di meglio che mettere sullo stesso piano la morte di Amoroso e dell’agente Marino (uccisi dai fascisti) e quella dei neofascisti Ramelli e Pedenovi dicendo che, appunto, “i morti sono tutti uguali”

Immaginiamo che il prossimo 25 aprile Cenati deplorerà l’impiccagione postuma di Mussolini in piazzale Loreto !

Hegel distingueva la “conoscenza dell’Intelletto” da quella “della Ragione”. L’Intelletto analizza in modo astratto i fatti singoli, senza saperli collegare, la Ragione comprende il contesto e nel contesto complessivo individua ed ordina il significato dei singoli fatti. Leggi tutto “I MORTI SONO TUTTI UGUALI ? RAMELLI E AMOROSO”