Domicilio coatto alla fine dell’Ottocento: un incontro a Milano 19 aprile 2024 (un tema molto più attuale di quanto possa sembrare…)

Nell’ultimo decennio dell’Ottocento l’Italia attraversa uno dei momenti più bui della sua storia. Dalla violenta repressione del movimento dei Fasci siciliani, all’emanazione delle “leggi anti-anarchiche” (1894) ai moti per il pane repressi a Milano dalle cannonate di Bava Beccaris (1898), fino al gesto liberatore di Gaetano Bresci. Lo Stato rafforza il suo armamentario di misure repressive (molte delle quali ancor oggi in uso nell’Italia repubblicana).

Centinaia di anarchici (ma anche molti socialisti e repubblicani) prendono la strada del domicilio coatto verso isole sperdute ma anche verso la lontana Eritrea.

Il libro, mentre evidenzia la continuità repressiva dello Stato attraverso l’emanazione di “leggi eccezionali” fino ai giorni nostri, ripercorre le vicende del decennio con ampio ricorso a periodici e numeri unici dell’epoca (oggi di non facile reperimento) che hanno registrato e inciso nel tempo le vive voci dei “coatti”. Ricostruisce le lotte dei reclusi e quelle a loro sostegno per la liberazione di tutte e di tutti e, per la prima volta, offre a lettori e ricercatori un ampio elenco dei militanti confinati (molti dei quali finora dimenticati dalla Storia).

Emma rivista è desaparecida ?

22 febbraio 2023: Avevamo salutato con favore, ad aprile 2021, la nascita della rivista “Emma culture e pensieri libertari” 

Ora riceviamo una comunicazione dall’editore secondo cui gli abbonamenti sono sospesi causa “cambio editore”.  Dalla redazione non ci è pervenuta alcuna comunicazione, nè il sito nè la pagina fb della rivista dicono alcunché. Anzi, risultano aggiornati entrambi solo fino all’uscita del terzo numero (marzo 2022) mentre è uscito anche il n. 4 (settembre 2022) sempre presso lo stesso editore.

¿QUE PASA ?

Ci auguriamo che  non sia nulla di grave e che la rivista possa continuare ad uscire

aggiornamento dell’11 aprile (copiaincolliamo dalla pagina fb della rivista): Leggi tutto “Emma rivista è desaparecida ?”

“Semi sotto la neve”: nuova rivista anarchica

Dopo un 2021 che ha visto la ripresa delle pubblicazioni della storica rivista Collegamenti e la nascita di EMMA, l’inizio del 2022 è accompagnato dall’inizio di una nuova avventura editoriale “Semi sotto la neve” riportiamo di seguito il programma editoriale accompagnandolo con i nostri migliori auguri

Presentazione rivista pdf scarica

“Il programma editoriale della rivista è contenuto proprio nel titolo:con l’espressione «semi sotto la neve» (coniata da Ignazio Silone e ripresa concettualmente da Colin Ward) intendiamo proporre ai nostri lettori una rinnovata interpretazione del pensiero anarchico, delle

esperienze libertarie e delle pratiche mutualistiche. Il nostro
obiettivo è valorizzare la dimensione costruttiva, positiva e
sperimentale di una tradizione sociale, politica e culturale che
riconosciamo come antiautoritaria e solidaristica, dando voce a quei
«semi sotto la neve» che possono rappresentare un modo diverso di
organizzare la vita sociale, opposto rispetto a modalità di relazione
gerarchiche e di dominio.Il primo numero della rivista è ormai prossimo alla stampa e ti
invitiamo a mandarci il tuo indirizzo se vuoi ricevere queste nostre
prime sudate cento pagine (circa). Ci farebbe piacere e ci sarebbe di
sicuro aiuto averti come abbonato/a, ovviamente se questo nuovo progetto
troverà, come speriamo, il tuo interesse.

Alleghiamo una presentazione delle rubriche e del primo numero.

Grazie per la tua attenzione e… buona lettura!

Il collettivo di redazione:

Francesco Berti, Anna Lisa Bertolo, Andrea Breda, Francesco Codello,
Valeria Giacomoni, Maurizio Giannangeli, Gloria Lanza, Francesco Mosca,
Rossana Mungiello, Antonio Senta, Fiorenzo Urso

semisottolaneve@riseup.net

https://www.facebook.com/Semi-Sotto-la-Neve-Rivista-Libertaria-104165002157803

https://www.instagram/semisottolaneverivista/ Leggi tutto ““Semi sotto la neve”: nuova rivista anarchica”

Nuovo numero del “Seme anarchico” (dicembre 2021)

E’ uscito il n° 44 (dicembre 2021) del Seme Anarchico (costo di una copia € 2, abbonamento € 14).


Per contattare la redazione scrivere ai seguenti

indirizzi: Antonietta Catale Guido Durante

C.P. 233 15121 Alessandria; oppure

semeanarchico@libero.it


Per abbonamenti e pagamenti copie versare i

contributi sulla nuova Carta Postapay evolution n.

5333 1711 4107 2195 intestata a Catale Antonietta.

Per effettuare versamenti dall’estero contattare la

redazione per ricevere i dati IBAN della suddetta

carta.

Telefono cell. 3335088303

In che momento si è fottuto il Messico ? di Claudio Albertani e Fabiana Medina

Claudio Albertani, Fabiana Medina, “In che momento si è fottuto il Messico ?”, quaderni di “Collegamenti per l’organizzazione diretta di classe”, luglio 2021.

(per riceverlo scrivere a collegamentiwobbly@gmail.com)

Poco prima dell’uscita del n. 2 della rivista “Collegamenti” esce questo saggio, agile ma ben documentato e di notevole spessore intellettuale, assai utile per comprendere la storia e la situazione attuale del Messico. Il titolo riprende provocatoriamente la domanda “In che momento si era fottuto il Perù” che Vargas Llosa mette in bocca al protagonista del romanzo “Conversazione nella Cattedrale”.

Per il Messico il momento di svolta si ha a metà degli anni 70, quando l’occasione favorevole offerta dall’alto costo del petrolio viene inutilmente sprecata e il paese si avvita in una crisi senza fine. Agli inizi degli anni 80 vengono applicate senza opposizione le ricette neoliberali. Una trasformazione favorita dalle peculiarità messicane: un presidente onnipotente, un partito di fatto unico (il Partido Revolucionario Institucional, PRI), una legislazione sindacale corporativa di derivazione dichiaratamente fascista. Il risultato: smantellamento dei diritti dei lavoratori, svendita a prezzo di saldo delle aziende statali ai soliti amici, devastazioni ambientali e disastri nelle infrastrutture, netto peggioramento delle condizioni economiche di buona parte della popolazione (oggi circa il 40 % ha un reddito inferiore al “paniere alimentare di base”, il minimo vitale

segue su Collegamenti Leggi tutto “In che momento si è fottuto il Messico ? di Claudio Albertani e Fabiana Medina”

Collegamenti per l’organizzazione diretta di classe (aprile 2021)

Dopo lunga assenza ricompare, denso (secondo la migliore tradizione) di analisi corpose, la rivista “Collegamenti per l’organizzazione diretta di classe” di cui è appena uscito il numero 1, aprile 2021 per il momento in formato digitale.

Il periodico nasce negli anni Settanta dall’incontro tra:

“1. La tradizione anarchica nella sua versione classista e comunista liberata da incrostazioni ideologiche e da rigidità autoreferenziali.
2. La sinistra comunista tedesco-olandese e, in genere, la tematica consiliare

Il numero del 2016

fuori da ogni impianto determinista.
3. La scuola della composizione di classe di cui si riprendevano le radici antiburocratiche.” (A rivista anarchica, marzo 2002)

Ed ha conosciuto fino ad ora diverse serie, inclusa una falsa partenza nel 2016 

Riportiamo l’indice del n. 1/2021:

Leggi tutto “Collegamenti per l’organizzazione diretta di classe (aprile 2021)”

Una rivista di nome EMMA: impressioni dopo la lettura del primo numero


Abbiamo sotto gli occhi il primo numero della rivista “EMMA. Culture e pensieri libertari” (marzo 2021) e possiamo quindi azzardare qualche valutazione.

La redazione è composta da Sara Marchesi e Carlotta Pedrazzini (già redattrice di “A rivista anarchica”) quest’ultima nell’editoriale “Resistere al deserto” delinea il programma della nuova avventura editoriale:
“affrontare, attraverso analisi di ampio respiro, i problemi del nostro tempo, mantenendo alta l’attenzione critica nei confronti del potere, delle derive autoritarie, delle ingiustizie. Con l’obiettivo di provare a fornire strumenti per l’interpretazione di un contesto socio-politico che rifiutiamo e che vogliamo cambiare” rivolgendosi a lettrici e lettori “senza sicumera e senza la pretesa di detenere la verità”. EMMA sarà un periodico semestrale con l’obiettivo di “ritagliare, all’interno del panorama dell’informazione italiana, uno spazio per i pensieri, le lotte e le esperienze di matrice libertaria, che vada ad affiancarsi a progetti già esistenti.” Il nome della rivista vuole essere un tributo all’anarchica Emma Goldman.

La prima cosa che balza all’occhio è la grafica, bellissima. Nulla a che vedere con l’aspetto spartano di “Umanità Nova”o del “Seme anarchico”.


La seconda è il prezzo: 15 euro per 80 pagine (edizione digitale a 12 euro). Se consideriamo che il prezzo di “A-Rivista anarchica” si aggirava intorno ai 6 euro temiamo che questo elemento possa disincentivare la diffusione del nuovo periodico. Leggi tutto “Una rivista di nome EMMA: impressioni dopo la lettura del primo numero”

EMMA e Collegamenti: due novità nel panorama dei periodici libertari

E’ sempre doloroso registrare la chiusura di un periodico anarchico, come quella di A Rivista anarchica (di cui abbiamo diffusamente parlato).

Oggi invece possiamo registrare la nascita di ben due periodici nuovi:

Il semestrale EMMA (con sottotitolo ” Culture e pensieri libertari”) di cui a marzo 2021 è uscito il primo numero sembrerebbe intenzionato a raccogliere il testimone lasciato da A rivista anarchica. Il nome è ripreso da da “Emma Goldman, anarchica dallo sguardo lucido e tagliente che ha saputo decifrare il suo tempo e prevederne le derive”.

e, vecchia conoscenza, la rivista “Collegamenti Wobbly” che sta per risorgere dalle sue ceneri in una delle sue numerose reincarnazioni, (dopo la falsa ripartenza del 2016).

In attesa di poterla leggere riportiamo una vecchia presentazione che ne ripercorre la storia (da A marzo 2002):

Collegamenti Wobbly si presenta Leggi tutto “EMMA e Collegamenti: due novità nel panorama dei periodici libertari”

Torino: Denunciato per un romanzo

aggiornamento agosto 2021

Il compagno è stato condannato a un anno e mezzo di sorveglianza speciale anche se, pilatescamente, il romanzo non è stato considerato autobiobrafico (però atto a incitare a commettere reati si). La nostra piena solidarietà

11 aprile 2021 Sembravano storie da magistratura borbonica o pontificia, ma vista la location sarebbe meglio dire  sabauda. Accade invece oggi 2021. La magistratura torinese ha chiesto l’applicazione di due anni di sorveglianza speciale per il militante libertario Marco Boba. La colpa ? E’ autore del romanzo Io non sono come voi,  Eris edizioni, pubblicato nel lontano 2015 (risulta esaurito alla casa editrice).

La colpa ? una frase del protagonista del romanzo: Leggi tutto “Torino: Denunciato per un romanzo”

Ricordando Luciano Farinelli, “militante coriaceo”

Ricordiamo insieme Paolo Finzi, direttore di “A rivista anarchica” (recentemente scomparso) e Luciano Farinelli, storico direttore de “L’Internazionale”

“Una persona semplice, un militante coriaceo
di Paolo Finzi  [ da A rivista anarchica  anno 25 nr. 222 novembre 1995]

Il 24 giugno [1995] è morto ad Arcevia (Ancona) Luciano Farinelli. Non aveva ancora compiuto 64 anni. Era nato ad Ancona il 24 settembre 1931. Dopo il ricordo di Liuba Casaccia pubblicato sullo scorso numero, ecco quello di un nostro redattore

Quando, negli anni drammatici ed entusiasmanti che vanno dalla caduta di Mussolini (luglio ’43) all’immediato dopoguerra, il giovane Farinelli si avvicina al movimento anarchico in Ancona, non è certo solo. Sono tanti i giovani che, in quel clima di entusiasmo per la fine della dittatura, di speranze suscitate dalla Resistenza antifascista e di sensazioni di poter finalmente costruire qualcosa di migliore e di radicalmente diverso, entrano in contatto con gli anarchici, si stringono intorno ai numerosi “reduci” dalle galere, dal conflitto, dall’esilio – che costituiscono la colonna vertebrale di un movimento che si riaffaccia sulla scena sociale immediatamente catalizzando una fetta significativa di quelle speranze e di quelle illusioni.
Per ragioni complesse, che vanno anche al di là dei limiti e delle carenze del movimento anarchico (ma certo non vi prescindono), quell’ondata post-resistenziale si prosciugò e la sinistra rimase per decenni sotto la pesante cappa del comunismo stalinista. Il movimento anarchico, pur ridotto fortemente di numero e di capacità di influenza, seppe resistere. Leggi tutto “Ricordando Luciano Farinelli, “militante coriaceo””

La morte di “A rivista anarchica” ?

Dopo la tragica morte di Paolo Finzi (20 luglio 2020), storico direttore di “A rivista anarchica”, la redazione ha comunicato l’interruzione delle pubblicazioni. Tale comunicazione è avvenuta inizialmente solo attraverso la mailing list della rivista stessa giustificandola con le gravi condizioni economiche e con la “precisa decisione di Paolo, che tra le sue ultime volontà ha indicato di “cessare l’attività” di Editrice A.”

Solo molto tardivamente, quando già erano esplose le polemiche il comunicato è apparso sul sito della rivista

Nel frattempo Enrico Finzi, fratello di Paolo, sul suo blog personale ha dato la notizia pubblicamente con parole di fuoco (riportiamo testualmente): Leggi tutto “La morte di “A rivista anarchica” ?”

ABBATTERE LE MURA DEL CIELO: Storie di anarchiche, anarchici e occupazioni (Milano 1975-1985)

Una ricerca sulle occupazioni anarchiche a Milano che colma un vuoto.

Presto in libreria per Zero in condotta il libro di Mauro De Agostini, ABBATTERE LE MURA DEL CIELO: Storie di anarchiche, anarchici e occupazioni (Milano 1975-1985), Euro 15,00.

“Il soffocante clima ideologico di questi anni ha completamente oscurato la ricchezza progettuale, le speranze di cambiamento e la complessità del Movimento degli anni settanta, spesso ridotto, con una grave deformazione prospettica, a semplice premessa e cornice del “terrorismo”.

Il libro, ricco di documenti e di testimonianze, ricostruisce la storia di alcune occupazioni anarchiche a Milano tra il 1975 e il 1985, in particolare le vicende che vanno dall’occupazione di via Conchetta 18 e Torricelli 19 (1976) allo sgombero di via Correggio 18 (1984).

Un “microcosmo” militante, in cui si riverberano le vicende del movimento anarchico italiano e più in generale quelle dell’intero Movimento del 1968-77. Lotte, poesia, repressione: dalle lotte degli ospedalieri e degli altri lavoratori a quelle per il diritto alla casa Leggi tutto “ABBATTERE LE MURA DEL CIELO: Storie di anarchiche, anarchici e occupazioni (Milano 1975-1985)”

il SEME ANARCHICO: profilo di un giornale antiautoritario

 

Il SEME ANARCHICO è una “storica” testata dell’Anarchismo in lingua italiana che si pubblica attualmente ad Alessandria. Il periodico ha sempre dato spazio a tutte le voci dell’anarchismo evitando atteggiamenti preconcetti.
Seme Anarchico è stato (ed è tutt’ora) espressione di individui che hanno proposto (e propongono) innanzitutto un’emancipazione esistenziale avulsa da tatticismi e strategie politiche modellandosi sui principi antiautoritari espressi anche nell’Internazionale Antiautoritaria (congresso di Saint-Imier del 1872) che nega diritti legislativi a qualsiasi tipo di Congresso, anche regionale; tali principi si oppongono,tra l’altro, alla pratica di una maggioranza congressuale di imporre soluzioni alla minoranza.
Riportiamo questa scheda, realizzata da compagn* che collaborano con la redazione:
Il primo numero dell’allora ‘mensile’ Seme Anarchico fu pubblicato a Torino nel 1951 dai compagni Italo Garinei e Dante Armanetti che, anche se inizialmente il giornale aderì alla federazione anarchica italiana così come strutturata nel primo dopoguerra, furono critici, insieme ad altri, ai nuovissimi Patti Associativi e a pratiche assembleari considerate eccessivamente accentratrici e burocratiche sia da parte, prima della federazione nazionale, che successivamente, dei gruppi toscani dell’epoca.

Nel 1966, dopo un breve periodo di intervallo delle pubblicazioni, Seme Anarchico riprese fino al 1968. Anche in seguito alla morte di Garinei il periodico si interruppe fino al febbraio del 1980 quando ricominciarono le pubblicazioni come mensile, grazie soprattutto all’importante lavoro redazionale dell’infaticabile compagno Ivan Guerrini e successivamente negli anni ’90 e 2000 anche di Franco Bonçiuga, Nicola Vitale, Elisa Di Bernardo e Fabio Razzi e dal Gennaio del 2010 con Antonietta Catale e Guido Durante che tutt’ora lavorano in redazione.

Il periodico ha sempre dato spazio a tutte le voci dell’anarchismo evitando atteggiamenti preconcetti.
Seme Anarchico è stato (ed è tutt’ora) espressione di individui che hanno proposto (e propongono) innanzitutto un’emancipazione esistenziale avulsa da tatticismi e strategie politiche modellandosi sui principi antiautoritari espressi anche nell’Internazionale Antiautoritaria (congresso di Saint-Imier del 1872) che nega diritti legislativi a qualsiasi tipo di Congresso, anche regionale; tali principi si oppongono,tra l’altro, alla pratica di una maggioranza congressuale di imporre soluzioni alla minoranza.

Con l’ausilio e le riflessioni di molti compagni quali Ivan Guerrini, si è svolta una riflessione costante del rapporto tra anarchismo e organizzazione, convivenza spesso problematica che ha avuto a volte derive addirittura contrarie ai fondamentali principi non autoritari.

L’iniziativa, l’azione anarchica, è innanzitutto individuale e si riproduce “nell’associazionismo volontario”: mai strutturato in organizzazioni troppo statiche e burocratiche.

Dall’analisi dei poteri (da quello statale a quello economico, da quello religioso a quello militarista), nel periodico si sono spesso proposte soluzioni e suggerimenti privi di  teoremi deterministici,  proponendo l’educazione e anche l’iniziativa individuale come strumento indispensabile per il raggiungimento della libertà e per sconfiggere l’ignoranza e i pregiudizi fomentati dalle religioni e dagli stati.

Per queste ragioni il Seme Anarchico ha sempre dato ampio spazio anche a iniziative ed articoli di carattere artistico, musicale, individuale e di cultura, oltre che di lotta e di movimento e analisi del presente, in un’ottica di strumento di comunicazione, fin dalla sua nascita, libero da ‘prassi’ di organi politici o di informazione burocratizzati o linee politiche deterministe o, peggio, di carattere autoritario. Questa, fin dal dopoguerra, è sempre stata ed è tutt’oggi la sua caratteristica distintiva.

Per contattare la redazione scrivere ai seguenti indirizzi : Antonietta Catale – Guido Durante

C.P. 233 – 15121 Alessandria; oppure semeanarchico@libero.it

Per abbonamenti e pagamenti copie versare i contributi sulla nuova Carta Postapay evolution n. 5333 1710 2771 9158 intestata a Catale Antonietta.