Da “Umanità Nova” n. 27/ 22 settembre 2024
Giusto 130 anni fa l’Italia conosceva una delle fasi più buie della sua storia: sanguinosa repressione delle agitazioni di Fasci siciliani e di quelle in Lunigiana, emanazione delle “leggi antianarchiche” (luglio 1894) da parte del governo Crispi. Se quella stretta repressiva veniva “giustificata” all’epoca con le grandi mobilitazioni operaie e gli attentati anarchici di Sante Caserio e Paolo Lega nessun pretesto plausibile sembra esistere oggi, in una fase (purtroppo) di scarsa effervescenza sociale, per la continua adozione di provvedimenti repressivi da parte del governo Meloni.
Un gravissimo pericolo è rappresentato oggi dal disegno di legge Piantedosi (vedi UN n. 24) che, nel più totale disinteresse della stampa, si sta discutendo in Parlamento. Se questo pacchetto sicurezza venisse approvato farebbe fare un salto indietro di cento anni al sistema delle libertà pubbliche nel nostro Paese.
Manca solo il ritorno del domicilio coatto (ma probabilmente ci stanno lavorando) per questo è indispensabile la più ampia mobilitazione e la più completa controinformazione sulle nuove misure in adozione. Leggi tutto “Analisi del DDL Piantedosi (ovvero da Crispi a Meloni)”