COVID legittimo limitare la libertà, lo dice “Il Manifesto”

L’ineffabile Francesco Pallante torna a deliziarci dalla prima pagina del “Manifesto” (La legittimità delle misure restrittive”, 5/11/2021) dimostrando in punta di diritto che le misure limitative della libertà personale adottate nel corso della pandemia sono perfettamente legali e costituzionali e che quindi sono ingiustificate “le grida d’allarme lanciate da giuristi troppo inclini alla complicazione delle cose, per non dire dei filosofi […]”.

Di fronte alla serie schiacciante di sentenze della Corte costituzionale e dei tribunali amministrativi snocciolate dal Pallante, sentiamo uno spontaneo moto di simpatia per le ingenue grida d’allarme di questi filosofi e di questi giuristi “troppo inclini alla complicazione delle cose”.

Ma come ! Non hanno dunque capito che le misure restrittive sono state autorizzate da decreti legge e da decreti legislativi adottati con tutte le forme della legalità ? Ingenui ! (aggiungiamo noi) non è forse vero che anche le dittature fascista e nazista furono ratificate e sanzionate da atti dei rispettivi parlamenti ? Tutto in regola dunque ?

Se sono ingenui questi filosofi e questi giuristi “ troppo inclini alla complicazione delle cose” che cosa dovremmo dire di Pallante ? Visto che scrive su di un “quotidiano comunista” potrebbe almeno ricordare la differenza marxiana tra struttura e sovrastruttura e di come le leggi altro non siano che strumenti ciechi attraverso cui la classe dominante impone la propria volontà, con le buone o con le cattive.

Le Costituzioni sono i luoghi delle belle declamazioni in cui vengono scritti i bei principi, destinati a rimanere eternamente inapplicati e calpestati ogni volta che fa comodo. Sembra che non l’abbiano capito né i filosofi e i giuristi “ troppo inclini alla complicazione delle cose” e nemmeno Pallante, quanto a questo.

Almeno i primi sono anime belle che si agitano in difesa dei diritti astratti. Pallante invece fa “a gratis” l’avvocato difensore della dittatura di classe. Complimenti al quotidiano “comunista” !

NOTA: su Pallante vedi anche questo post.

Green pass, repressione di Stato, fascisti e terrapiattisti (chi più ne ha ne metta)

Chiare parole da Umanità Nova che ci sentiamo di sottoscrivere:

“GREEN PASS E DINTORNI. TRA CIALTRONERIA DI STATO E PSEUDOSCIENZE

L’agosto italiano ha visto l’introduzione del Green Pass come strumento per la gestione dell’epidemia. È una misura che era nell’aria da tempo e l’avvicinarsi dell’autunno ne ha accelerato i tempi di adozione. Il Green Pass è una misura che serve allo Stato per scaricare sui singoli le proprie oggettive responsabilità. Non è niente di nuovo: l’intera gestione della pandemia è passata in questa modalità.

Il governo Conte II, inizialmente, ha sottovalutato la grave situazione pandemica nel Gennaio del 2020, giurando che non c’era nulla da temere e che tutto era sotto controllo; successivamente si è lanciato in una frenetica corsa a decreti restrittivi. I primi focolai non sono stati isolati perché le associazioni degli industriali del Nord-Est si opponevano a zone rosse nei loro distretti produttivi. SEGUE SU UMANITA’ NOVA

 

 

Sul caso Astrazeneca (vaccini, bufale e capitalismo)

Un articolo esemplare da “Umanità Nova”:

Molti anni fa ero nella casa di vari amici e la televisione trasmise le prime immagini a colori di Marte riprese da una sonda che era atterrata – credo fosse Pathfinder[1] – ed una compagna disse al volo: “Accidenti, allora l’acqua c’era davvero”. Noi tutti vedevamo solo una distesa desertica piena di sassi ma lei era una geologa e ci spiegò perché e percome le forme che vedevamo quasi sicuramente erano il segno della loro precedente immersione in acqua allo stato fluido corrente: insomma, il suo sapere le permetteva di vedere cose che noi non vedevamo o, meglio, vedevamo ma non capivamo in mancanza del suo specifico sapere.

All’epoca avevo già una formazione in logica formale che poi nel tempo ho approfondito e allargato in vari campi affini, tra cui la logica induttiva – in altre parole il calcolo delle probabilità e la sua applicazione nella statistica inferenziale. In questi giorni, con lo scoppiare del caso Astrazeneca, ho ripensato spesso a quella sera: mi rendevo conto che comprendevo al volo cose che a molti altri erano assolutamente opache ma, a differenza di noi presenti quella sera, molte delle persone con cui interloquivo non avevano alcun interesse a mutare la loro opinione e ritenevano che la loro credenza, in un campo a loro perfettamente sconosciuto, fosse quella giusta. Nemmeno il fatto che pressoché tutti gli esperti delle motivazioni in base alle quali si assegna un fattore causa/effetto in coppie di eventi simili a quelli di cui si stava parlando – epidemiologi, virologi, immunologi, matematici, logici, statistici – dicessero le stesse cose[2] li smuoveva di un millimetro, anche se si trattava di faccende che potevano essere spiegate facilmente a chiunque.

In effetti, la bufala sul rapporto causale tra vaccinazioni e morti era evidente a chiunque maneggiasse un minimo il concetto di significatività statistica SEGUE

VERSO UN NUOVO LOCKDOWN (21.10.2020)

Che cosa c’è di logico nella politica italiana ?

Si inneggia alla folla che si assiepa per vedere il giro d’Italia, si continua a disputare il campionato di calcio riunendo fino a mille spettatori e nel contempo si chiede alla gente di stare chiusa in casa per non diffondere il contagio !

Un’estate per convincere la gente ad affollare le spiagge e i bar, un autunno all’insegna del coprifuoco notturno.

Esaltazione dei medici ed infermieri eroi da una parte, dall’altra mancata assunzione del personale medico e paramedico necessario e contratti capestro per il personale sanitario.

In fabbrica e sui mezzi di trasporto assiepati perchè bisogna produrre. A scuola didattica a distanza….

C’E’ DEL METODO IN QUESTA FOLLIA

 

La speculazione capitalistica, l’assenza di vaccini in Lombardia e lo smantellamento dell’Istituto Sieroterapico

Mentre si scopre la carenza di vaccino antinfluenzale in Lombardia e (per l’insipienza o peggio dell’amministrazione regionale) le dosi necessarie vengono acquistate al quadruplo e più del loro valore di mercato risulta interessante ricordare l’esperienza dell’Istituto Sieroterapico Milanese “Serafino Belfanti”, fondato nel 1894, divenne ben presto un orgoglio nazionale nella produzione dei vaccini.

Cent’anni dopo, nella craxiana Milano da bere, è ridotto al lumicino con 50 miliardi di lire di debiti accumulati e costretto a chiudere i battenti.

La cessione dell’area su cui sorgeva divenne oggetto di una indegna speculazione edilizia (ricordata tra le peggiori dell’epoca di “Mani pulite”.

Oggi l’esistenza di una istituzione strategica come l’Istituto Sieroterapico avrebbe fatto molto comodo…ma la logica del profitto ha deciso altrimenti

Riprendere l’iniziativa, uscire dallo stato d’emergenza

Mentre ormai si parla di riaprire a breve i parrucchieri e di consentire la celebrazione delle messe, non si sente nulla sul ripristino degli elementari diritti di manifestazione (anche se con tutte le garanzie di precauzione e “distanziamento sociale”).

Torino 9 maggio 2020 Flash mob cooperative di assistenza, organizzato dalla CUB

In realtà le norme repressive delle ultime ordinanze, miscelate a quelle dei decreti Salvini, vengono utilizzate in modo sapientemente repressivo tollerando in genere le manifestazioni di bottegai furenti per il lockdown (anche quando si ammassano in gruppi compatti) e sanzionando pesantemente iniziative politiche (anche quando condotte da singoli militanti).

In questo senso vanno salutate con favore le iniziative di

Bologna, 8 maggio manifestazione davanti alla Regione, organizzata dal Si cobas

lotta condotte in alcune realtà più avanzate (come Torino o Bologna) soprattutto da parte di organismi di base di lavoratori. Come pure gli scioperi e le agitazioni in numerose fabbriche per il diritto alla salute.

AVANTI COSI’ ! RIPRENDIAMOCI I NOSTRI DIRITTI !

TRIESTE: Manifestazione del 1 maggio e repressione

Sullla manifestazione di ieri  a Trieste (il TG3 parla di oltre cento denunce) riceviamo e volentieri pubblichiamo i seguenti comunicati. Ovviamente massima solidarietà con chi viene colpito/a per aver voluto esercitare un elementare diritto peraltro (molto teoricamente) garantito pure dalla costituzione (ma già, siamo in pieno stato d’eccezione) i bottegai possono liberamente manifestare in piazza, gli operai ammassarsi in fabbrica per produrre ma manifestare per il 25 aprile o I maggio è reato !)

*Sui fatti di Campo S. Giacomo, a Trieste, nella mattinata del Primo Maggio 2020*


Siamo i compagni e le compagne che hanno retto lo striscione con la scritta “*Il virus uccide Il capitalismo di più*”.

Stamattina ci siamo recati, come molti altri, in Campo S. Giacomo, su
invito della Rete Triestina per il Primo Maggio e della Rete
Antifascista-Antirazzista, per testimoniare il nostro punto di vista sulla
situazione attuale, determinata dall’epidemia di coronavirus e sulle
dinamiche sociali ed economiche dominate da provvedimenti di sospensione –
o quantomeno di forte limitazione – delle libertà individuali e collettive
(diritto di manifestare, diritto di sciopero…), proprio nel momento in
cui il prezzo della crisi è e sarà pagato principalmente dai soggetti più
deboli e sfruttati. Leggi tutto “TRIESTE: Manifestazione del 1 maggio e repressione”

Primo Maggio: riprendersi le strade !

manifestazione del 1 maggio 2020 a Trieste

Mentre in tutta Italia i commercianti manifestano liberamente in piazza (spesso senza nemmeno bisogno di comunicarlo alla questura, come la legge imporrebbe). Si continua pervicacemente a proibire le inziative politiche (dei gruppi antagonisti  ovviamente, alla Meloni nessuno impedisce di manifestare in piazza), quando poi non capita che un manipolo di persone che stavano portando fiori alle lapidi partigiane vengano pestate brutalmente dalla polizia : ALTRO CHE REGIME !

In questo clima asfissiante giungono come una boccata d’ossigeno notizie come quella di stamattina da Trieste: oltre duecento persone si sono riunite spontaneamente nella piazza da cui di solito parte la manifestazione del I Maggio improvvisando un’assemblea pubblica (con rispetto delle distanze, mascherine ecc.). Inevitabile la provocazione della polizia nei confronti di una piazza pacifica.

A Torino c’è stato uno sciopero dei riders (così riscopriamo le origini del I Maggio) con manifestazione di piazza

In una fabbrica di Varese il sindacato di base CUB, a dispetto di CGIL-CISL-UIL ha ottenuto il diritto ad assemblee in orario di lavoro e ne ha svolto una il 29 aprile (se si può lavorare perchè non si può fare assemblea sindacale ?)

Varie iniziative a Bologna

AVANTI COSI’ !!

Stato d’eccezione e covid 19

In un articolo sulla Busiarda (La Stampa di Torino) del 20 aprile 2020  Massimiliano Panarari affonda il dito nella piaga:

Quando la tua casa diventa un carcere

Con l’emergenza coronavirus il governo ha proclamato lo Stato d’eccezione sospendendo di fatto le garanzie costituzionali – argomenta l’articolista –  ora come insegna il filosofo Carl Schmitt (che non casualmente fu poi sostenitore del nazismo) “Sovrano è colui che decide sullo stato d’eccezione” (ovvero traduciamo noi: il vero potere c’è l’ha chi ha il potere di sospendere le leggi fondamentali facendone strame). L’articolista prende quindi atto con malcelata soddisfazione della svolta golpista e invita Conte ad un maggior decisionismo in favore delle “giuste ragioni del mondo industriale”. Parole chiarissime.

Con la consueta miopia risponde Francesco Pallante sul “Manifesto” del 22 aprile belando che no, non di stato d’eccezione si tratta ma di semplice “Stato di emergenza sanitaria” proclamato legalmente sulla base del Codice della protezione civile ! Il buon Pallante si ricorda che le dittature fascista e nazista vennero instaurate in modo perfettamente legale ? Evidentemente no. Leggi tutto “Stato d’eccezione e covid 19”

coronavirus, sanzioni penali e stato di eccezione

Siamo ormai in pieno “Stato di eccezione” giustificato dall’emergenza sanitaria. Cose fino a ieri ovvie ora sono proibite. L’attività politica (non virtuale) è diventata (quasi) impossibile:

AGGIORNAMENTO 25 MARZO 2020

Con il decreto legge 19/2020 le sanzioni penali sono state trasformate in sanzioni amministrative consistente nel pagamento di una somma da euro 400 a euro 3.000 mentre non si applicano più le sanzioni contravvenzionali previste dall’articolo 650 del codice penale  le sanzioni sono aumentate fino a un terzo se chi compie la violazione è alla guida di un veicolo. Evidentemente lo Stato si è reso conto che il numero enorme di denunce penali sava ingolfando gli uffici giudiziari.

Sono però state aggravate le sanzioni penali per chi viola la quarantena: in questi casi si rischia la reclusione da uno a cinque anni.

13 marzo 2020

Vogliamo qui sottolineare una cosa importante:

Le sanzioni previste dai recenti decreti anticoronavirus per chi viene trovat* per strada senza valido motivo sono sanzioni penali, non amministrative. Leggi tutto “coronavirus, sanzioni penali e stato di eccezione”

Ancora un po’ di tempo e lo stato farà mettere le sbarre e le porte blindate anche nelle nostre case…

“Ancora un po’ di tempo e lo stato farà mettere le sbarre e le porte blindate anche nelle nostre case…” così scriveva Anacleto (militante anarchico di Milano) nell’ottobre 1982 riferendosi al supercarcere di Voghera (Abbattere le mura del cielo, p. 192).

Parole che oggi suonano profetiche. Certo oggi c’è una emergenza sanitaria, certo la quarantena è oggi necessaria… Però, però quando mai non siamo in stato di emergenza ?

Teniamo alta la guardia per evitare che queste limitazioni alla libertà di movimento diventino a poco a poco permanenti…