Terrorizzare per educare: ancora sulla gestione poliziesca del corteo del 14/10 contro la partita Italia-Israele

Riceviamo e volentieri riportiamo questo comunicato in merito alla gestione poliziesca del corteo del 14 ottobre a Udine contro la partita Italia-Israele

“A seguito del corteo tenutosi il 14/10/2025 vogliamo rilasciare anche noi una nostra dichiarazione come Assemblea NO DL SICUREZZA NO ZONE ROSSE – Udine riguardo ad eventi che sono stati oggetto di una pesante campagna di disinformazione e criminalizzazione mediatica.

Anche noi eravamo presenti al corteo, così come eravamo presenti in città nei giorni e mesi precedenti, ed è proprio dalla preparazione della città in vista di questo corteo che vorremmo partire. Da tempo denunciamo con preoccupazione e rabbia le scelte repressive, intimidatorie e restrittive che questo governo e le amministrazioni stanno mettendo in atto. Questa assemblea si è ritrovata per costruire risposte al decreto legge sicurezza e all’attuazione delle zone rosse.

Abbiamo sempre temuto che le modalità securitarie avrebbero portato a risposte sempre più violente e autoritarie da parte dello stato, nelle vesti delle autorità incaricate di metterle in atto (forze dell’ordine in primis). Abbiamo denunciato la presenza sempre più massiva di controlli e armi sulle nostre strade.

In occasione di questa manifestazione abbiamo avuto un assaggio più evidente di quelli che sono i risultati della svolta autoritaria e dello stato di polizia nel quale siamo sempre più forzatx. Leggi tutto “Terrorizzare per educare: ancora sulla gestione poliziesca del corteo del 14/10 contro la partita Italia-Israele”

Presunti “scontri” di Udine del 14 ottobre. Un esempio da manuale di disinformazione mediatica e delegittimazione politica preordinata

Martedì 14 ottobre 2025 si è svolta a Udine una grande manifestazione contro lo svolgimento della partita Italia-Israele. Circa 15.000 presenti.

quello che ci interessa qui analizzare è la gestione politico-militare dell’evento da parte dello Stato. Se non ci fossero stati “incidenti” la manifestazione sarebbe stata sicuramente derubricata ad evento folcloristico (come avvenuto esattamente un anno prima in occasione della precedente partita), ma il fatto (giustificatissimo) che una parte del corteo volesse proseguire verso lo stadio ha offerto la possibilità di una gestione più sofisticata dell’evento.

La polizia ha tenuto a distanza i manifestanti con potenti getti d’acqua e il lancio di un numero abnorme di candelotti lacrimogeni (150 secondo la questura) molti ad altezza di essere umano. Non c’è stato alcun contatto fisico (“abbiamo evitato qualsiasi corpo a corpo” ha dichiarato il questore) . Quindi non c’è stato alcuno “scontro” ma solo un lungo fronteggiamento.

Qui una ricostruzione dei fatti da parte di un blog locale. Alla gestione poliziesca si è però subito sovrapposta la gestione mediatica da parte dei gazzettieri di turno, che hanno urlato alla “guerriglia urbana”, sparato in prima pagina un paio di feriti da sassate (ignorato invece del tutto chi era stato colpito da lacrimogeni) inveito contro i violenti e i teppisti (molti dei quali si frapponevano alla polizia con le mani nude ed alzate).

Pronta la reazione della politica con accuse e prese di distanza unanimi da destra a sinistra e “mea culpa” recitati da manifestanti pacifici che nulla avevano da farsi perdonare.

Mentre il bilancio della “guerriglia urbana” udinese si riduceva a qualche scritta sui muri, due bidoni condominiali bruciati e qualche segnale stradale divelto lo Stato raggiungeva il suo obiettivo politico: dividere i manifestanti tra “buoni” e “cattivi” terrorizzando l’opinione pubblica moderata. Esprimiamo piena solidarietà alle persone fermate e arrestate, pescando nel mucchio, al termine della manifestazione.

Avete notato che non si dice più “pro Palestina” ma “propal” ? è un esempio da manuale di neolingua orwelliana (leggetevi l’appendice a “1984” intitolato “I principi della neolingua”) l’uso di abbreviazioni serve per disumanizzare il concetto (sparisce il concetto di Palestina) e rimane solo quello (vagamente inquietante) di organizzazione. Un uso analogo a quello che si sta facendo del termine “Antifa””.

“Era stato notato infatti che abbreviando un nome, si restringeva e si alterava con sottigliezza anche il suo significato, e se ne tagliavano fuori e abolivano tutte quelle idee accessorie che potevano rimanervi apprese. Le parole Internazionale comunista, ad esempio, richiamavano un quadro composto di una fratellanza umana universale, bandiere rosse, barricate, Carlo Marx e la Comune di Parigi. La parola Comintern, invece, suggerisce solo l’idea di una organizzazione ordinata e un ben definito corpo di dottrine.” (Orwell, 1984, appendice)

Udine 20 settembre 2025 “Abolire la polizia”. Assemblea contro il dilagare di politiche securitarie. Mobilitazione contro il genocidio a Gaza

Sabato 20 settembre 2025, a partire dalle ore 16,30 assemblea pubblica in piazza I Maggio a Udine contro le politiche e le pulsioni securitarie in atto in Italia e nel mondo e contro il genocidio a Gaza. Discussione a partire dall’opuscolo “Police abolition. corso base per l’abolizione della polizia” , (l’opuscolo realizzato negli USA da Interrupting criminalization nel 2021 è liberamente scaricabile in italiano dal link precedente -ne esiste anche una versione in libro pubblicata da Momo edizioni). L’iniziativa è organizzata dall’Assemblea NO DL SICUREZZA NO ZONE ROSSE – UDINE.

E IL 14 OTTOBRE PARTECIPIAMO IN MASSA ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO LA VERGOGNOSA PARTITA ITALIA-ISRAELE !

PARTENZA ORE 17,30 DA PIAZZA REPUBBLICA UDINE

Repressione a Udine

Riceviamo e pubblichiamo, esprimendo solidarietà alla compagna inquisita

“Ieri 20 ottobre una nostra compagna ha subìto nella sua casa una perquisizione da parte della Digos di Udine. Gli sbirri si sono presentati nell’abitazione situata nell’amena campagna friulana poco dopo le 7 del mattino, già con la videocamera accesa, a riprendere stanze, muri, arredi e effetti personali della compagna, alla ricerca di un volantino.
Un ignobile e arbitrario pretesto (oltre che per intimidire) per raccogliere dettagli e caratteri antropometrici, per profilare possibili nemiche e nemici dello Stato di dominazione militar-vaccinale attualmente in vigore. La compagna ha prontamente ottenuto che le riprese cessassero, il volantino non è stato trovato, gli sbirri si sono portati via il portatile della compagna. Leggi tutto “Repressione a Udine”