per la vita di Alfredo Cospito, contro il 41 bis

L’accanimento giudiziario si aggrava, la vita di Alfredo Cospito è chiaramente in pericolo !

secondo le dichiarazioni  della dottoressa che lo visita, Angelica Melia: «Siamo al bivio, da un momento all’altro può crollare, siamo sull’orlo del precipizio. Gli ho sconsigliato di camminare nell’ora d’aria perché consumando ulteriori energie potrebbe far precipitare la situazione».

E’ necessario accentuare la mobilitazione contro il barbaro sistema del 41 bis. Non disdegnando anche di collegarsi alla ventata di orrore che pervade anche alcuni settori della borghesia “illuminata”. Anche la campagna per la verità sulla “Strage di Stato” a suo tempo è risultata vittoriosa perchè ha saputo trasformarsi in consapevolezza di massa. Sebza inutili e controproducenti settarismi

 

Accanimento giudiziario contro Alfredo Cospito

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Alfredo è in discrete condizioni, è molto lucido e si aspettava un rigetto da parte del tribunale di sorveglianza di Roma. Non dispera di poter ottenere comunque un successo nella sua battaglia. In ogni caso fa sapere che intende andare avanti fino alla morte. Essendo per ora evitata – quanto meno rimandata – la prospettiva di un ergastolo con la decisione della
corte di appello di Torino del cinque dicembre, Alfredo ribadisce che
interromperà lo sciopero della fame solo in caso di declassificazione dal 41 bis.
È al corrente della mobilitazione attraverso le notizie dei telegiornali, quando azioni e iniziative impongono ai media di regime questo livello di copertura. I giornali invece gli arrivano con le pagine tagliate, buchi sempre più frequenti nelle ultime settimane. Leggi tutto “Accanimento giudiziario contro Alfredo Cospito”

Contro la barbarie del 41 bis: il caso di Alfredo Cospito

Riceviamo e (doverosamente) divulghiamo questo comunicato:

“Contro il 41 BIS, solidarietà rivoluzionaria con l’anarchico Alfredo Cospito

Giovedì 5 maggio l’anarchico imprigionato Alfredo Cospito ha ricevuto notifica della disposizione nei suoi confronti del regime penitenziario del 41 bis. Al momento Alfredo è ancora detenuto nel carcere di Terni, nell’apposita sezione dedicata. Non sappiamo se questa è una destinazione provvisoria e se ad essa seguirà un trasferimento in altro istituto. Il decreto è stato disposto, come prevede la norma, direttamente dalla ministra della giustizia Marta Cartabia, già presidente della corte costituzionale. Ricordiamo, molto brevemente, che il 41 bis è un regime penitenziario particolarmente afflittivo, che prevede, onde impedire ogni forma di comunicazione, l’isolamento, l’assenza di socialità e di ogni attività interna, il silenzio, la censura della corrispondenza, un’ora di colloquio mensile col vetro divisorio e il «citofono», quindi la registrazione del colloquio stesso, 10 minuti di telefonate al mese con un familiare autorizzato costretto a telefonare dall’interno di una caserma dei carabinieri. Ai reclusi è fatto divieto di ricevere giornali e libri, preventivamente la gran parte della corrispondenza viene bloccata a causa dei suoi contenuti, inoltre, non è possibile acquistare giornali e vi è una forte limitazione nella disponibilità di oggetti all’interno della cella (libri, vestiti, cibo, carta e penna contingentati). Leggi tutto “Contro la barbarie del 41 bis: il caso di Alfredo Cospito”